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BALBUZIE

“Essere balbuziente è molto di più di balbettare” (Bloodstein 1990)‏

balbuzieLa Balbuzie è un disturbo del ritmo della parola, nel quale il paziente sa perfettamente cosa vuole dire, ma allo stesso tempo è impossibilitato a farlo a causa di arresti, ripetizioni o prolungamenti di suoni involontari (W.H.O.,1977). In tale disturbo vengono ad interagire  fattori cognitivi, affettivi, linguistici, motori e sociali. Ciò determina un impatto altamente invalidante sulla vita del soggetto balbuziente ma nello stesso tempo anche sulla sua cerchia famigliare.

                                                                                                                                                                         Cosa è possibile fare?
Rivolgersi ad un logopedista per valutare l’entità del disturbo e pianificare un trattamento adeguato al soggetto.

Perché è importante intraprendere un percorso logopedico?
Per l’individuo:
Imparare a gestire le difficoltà (blocchi, ripetizioni,…)
Migliorare le attitudini comunicative
Potenziare l’autocontrollo ed il livello di consapevolezza rispetto il problema
Incrementare autostima e fiducia in se stessi
Scoprire la gioia di comunicare e dialogare senza paura
Per i genitori:
Apprendere nozioni fondamentali sull’argomento
Ottenere supporto e sostegno
Approfondire ed appropriarsi di strumenti e strategie atte a facilitare la comunicazione

Disturbi del linguaggio
Le patologie del linguaggio in età evolutiva comprendono quadri clinici destramente eterogenei, in cui le difficoltà linguistiche possono manifestarsi isolatamente oppure in associazione con altre condizioni patologiche (deficit neuromotori, sensoriali, cognitivi e relazionali).
Nel primo caso si parla di “Disturbi specifici del linguaggio” (DSL), ovvero che non dipendono da deficit sensoriali o neurologici o da disabilità intellettiva. Nel secondo caso i “Disturbi del linguaggio” (DL) sono detti “secondari” ad un disordine primario.