Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

 

DISTURBI DA TIC

bambino_psicologia_ticIn questa sezione sono inclusi quattro disturbi:

– Disturbo di Tourette
– Disturbo Cronico da Tic Motori o Vocali
– Disturbo Transitorio da Tic
– Disturbo da Tic Non Altrimenti Specificato

 

Un tic è un movimento, o una vocalizzazione, improvviso, rapido, ricorrente, aritmico e stereotipato. I tic motori e vocali possono essere semplici (con il coinvolgimento di pochi muscoli o con l’emissione di suoni semplici) o complessi (con il coinvolgimento di gruppi multipli di muscoli reclutati per l’emissione di esplosioni orchestrate o parole e frasi). Esempi di tic motori semplici sono ammiccamenti, arricciamenti di naso, torsioni del collo, alzate di spalle, smorfie del viso e contrazione addominale. Questi tic di solito durano meno di alcune centinaia di millisecondi. I tic motori complessi includono movimenti delle mani, saltare, toccare, schiacciare, pestare i piedi, contorsioni del viso, annusare ripetutamente un oggetto, accovacciarsi, flettere profondamente le ginocchia, tornare sui propri passi, piroettare camminando ed assumere e mantenere insoliti atteggiamenti posturali (che includono i ‘‘tic distonici’’ come mantenere il collo in una posizione particolarmente contratta). Questi tic sono di durata più lunga, durano secondi o più. La coproprassia (un gesto improvviso simile al tic volgare, sessuale od osceno) e i fenomeni a specchio come l’ecoprassia (imitazione spontanea e involontaria di movimenti di un altro) sono tic motori complessi.

I tic vocali semplici sono suoni senza significato come raschiarsi la gola, grugnire, annusare, soffiare e stridire. I tic vocali complessi coinvolgono più chiaramente l’eloquio e il linguaggio, ed includono l’espressione spontanea ed improvvisa di singole parole o frasi, il blocco dell’eloquio, cambiamenti improvvisi e senza senso dell’altezza, dell’enfasi o del volume dell’eloquio; la palilalia (ripetizione dei propri suoni o delle proprie parole) e l’ecolalia (ripetizione del suono, della parola o della frase uditi per ultimi). La coprolalia è l’espressione inappropriata ed improvvisa di una parola o di una frase socialmente inaccettabile e può includere oscenità così come specifiche ingiurie, etniche, razziali o religiose. La coprolalia si ritrova in meno del 10% degli individui con disturbo da tic.

Cosa si può fare?

  • Se ancora non si ha una diagnosi rivolgersi ad un centro in cui una equipe multidisciplinare (neuropsichiatra infantile, psicologo, neuropsicomotricista, logopedista, educatore sanitario) possa farsene carico. Saranno necessari esami clinici e visite specialistiche per completare il piano diagnostico.
  • Una volta ottenuta una diagnosi si possono attivare diversi trattamenti a seconda dell’esito diagnostico.