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DISTURBI DA TIC

curare-i-tic-nei-bambini_d1b0b00076fd85e975ba120a0d722bbcIn questa sezione sono inclusi quattro disturbi:

  • Disturbo di Tourette
  • Disturbo Cronico da Tic Motori o Vocali
  • Disturbo Transitorio da Tic
  • Disturbo da Tic Non Altrimenti Specificato

Un tic è un movimento, o una vocalizzazione, improvviso, rapido, ricorrente, aritmico e stereotipato. I tic motori e vocali possono essere semplici (con il coinvolgimento di pochi muscoli o con l’emissione di suoni semplici) o complessi (con il coinvolgimento di gruppi multipli di muscoli reclutati per l’emissione di esplosioni orchestrate o parole e frasi). Esempi di tic motori semplici sono ammiccamenti, arricciamenti di naso, torsioni del collo, alzate di spalle, smorfie del viso e contrazione addominale. Questi tic di solito durano meno di alcune centinaia di millisecondi. I tic motori complessi includono movimenti delle mani, saltare, toccare, schiacciare, pestare i piedi, contorsioni del viso, annusare ripetutamente un oggetto, accovacciarsi, flettere profondamente le ginocchia, tornare sui propri passi, piroettare camminando ed assumere e mantenere insoliti atteggiamenti posturali (che includono i ‘‘tic distonici’’ come mantenere il collo in una posizione particolarmente contratta). Questi tic sono di durata più lunga, durano secondi o più. La coproprassia (un gesto improvviso simile al tic volgare, sessuale od osceno) e i fenomeni a specchio come l’ecoprassia (imitazione spontanea e involontaria di movimenti di un altro) sono tic motori complessi.
I tic vocali semplici sono suoni senza significato come raschiarsi la gola, grugnire, annusare, soffiare e stridire. I tic vocali complessi coinvolgono più chiaramente l’eloquio e il linguaggio, ed includono l’espressione spontanea ed improvvisa di singole parole o frasi, il blocco dell’eloquio, cambiamenti improvvisi e senza senso dell’altezza, dell’enfasi o del volume dell’eloquio; la palilalia (ripetizione dei propri suoni o delle proprie parole) e l’ecolalia (ripetizione del suono, della parola o della frase uditi per ultimi). La coprolalia è l’espressione inappropriata ed improvvisa di una parola o di una frase socialmente inaccettabile e può includere oscenità così come specifiche ingiurie, etniche, razziali o religiose. La coprolalia si ritrova in meno del 10% degli individui con disturbo da tic.

Cosa si può fare?
Se ancora non si ha una diagnosi rivolgersi ad un centro in cui una equipe multidisciplinare (neuropsichiatra infantile, psicologo, neuropsicomotricista, logopedista, educatore sanitario) possa farsene carico. Saranno necessari esami clinici e visite specialistiche per completare il piano diagnostico.
Una volta ottenuta una diagnosi si possono attivare diversi trattamenti a seconda dell’esito diagnostico.