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DISTURBI FUNZIONALI DELL’APPARATO DIGERENTE

STIPSI
La frequenza di evacuazione è inferiore a tre volte alla settimana. La riduzione della frequenza dell’evacuazione può associarsi anche ad altri sintomi, quali: dolori addominali, meteorismo e gonfiore, difficoltà ad espellere feci dure e disidratate, senso di evacuazione incompleta e necessità di ricorrere a manovre manuali per favorire l’evacuazione. Inoltre, la stipsi può anche essere un sintomo della sindrome da intestino irritabile, in cui generalmente la stitichezza si alterna a comparsa di scariche diarroiche. A volte sono presenti fattori non modificabili che predispongono alla stipsi, ma nella maggior parte delle persone esistono strategie che permettono di regolarizzare la funzionalità intestinale, come una corretta alimentazione, uno stile di vita attivo e l’adozione di misure per il controllo dello stress.

Obiettivi principali:
» Assumere un’adeguata quantità di fibra
» Idratarsi a sufficienza
» Seguire una dieta bilanciata
» Svolgere attività fisica in modo moderato e costante
» Controllare lo stress in modo adeguato

Consigli nutrizionali:
» Consumare almeno 1,5-2 litri di liquidi al giorno (preferibilmente acqua oligominerale naturale, ma anche brodo o tisane)
» Assumere almeno una porzione di verdura ad ogni pasto, cruda o cotta. Tra le verdure cotte, preferire spinaci, zucchine, broccoli, cavolfiori, fagiolini, melanzane e carciofi, da consumare lessati o al vapore. In chi soffre di meteorismo, cavolfiori e broccoli vanno consumati con moderazione, aumentando gradualmente le porzioni
» Consumare ogni giorno 2-3 frutti di medie dimensioni. Preferire kiwi (soprattutto al mattino a digiuno), pere, albicocche, fichi e prugne. La frutta andrebbe consumata con la buccia (ben lavata). Utile anche la frutta cotta. Al pasto serale consumare un primo piatto in brodo o un minestrone di verdure, anche passato
» Alternare i cereali raffinati (pane, pasta, riso…) con gli analoghi integrali
» Limitare il consumo di alcool e caffeina
» Consumare almeno due volte alla settimana i legumi. Chi non tollera i legumi a causa del meteorismo, può consumarli passati o centrifugati
» Consumare ogni giorno una porzione di yogurt o latte fermentato
» Le persone che soffrono di diverticolosi associata alla stipsi, soprattutto qualora abbiano precedenti di infiammazione dei diverticoli (diverticolite), dovrebbero limitare il consumo di: a) verdure filamentose (sedano, finocchi, fagiolini con il filo) b) frutta e verdura contenenti semini (uva, fragole, kiwi, frutti di bosco, pomodori) c) bucce dei legumi (i legumi andrebbero consumati passati o centrifugati). In alcuni casi, per integrare l’apporto di fibra, è possibile utilizzare supplementi di fibra in polvere presenti in commercio.

Nota bene: L’aumento del consumo di fibra (frutta, verdura, alimenti integrali) può determinare un temporaneo aumento del meteorismo. Tuttavia, tale effetto è destinato a scomparire nel giro di qualche settimana. Il meteorismo indotto dal consumo di fibra si può ridurre con le seguenti strategie: » Aumentare gradualmente l’introduzione di fibra » Aumentare contemporaneamente il consumo di acqua » Incrementare l’attività fisica

Modificazioni dello stile di vita:
» Cercare di avere una regolare routine nell’utilizzo della toilette, recandovisi ad un orario ben definito, possibilmente subito dopo uno dei pasti principali
» Mangiare ad orari regolari, non saltare i pasti, masticare lentamente (per evitare un eccessiva introduzione di aria che potrebbe provocare aerofagia o meteorismo)
» Praticare regolarmente attività fisica (camminare almeno 20-30 minuti al giorno e fare ginnastica)
» Praticare attività rilassanti, come lo yoga o il ballo, a seconda delle preferenze individuali.

REFLUSSO GASTROESOFAGEO

Consiste nel rigurgito del contenuto gastrico all’interno del lume esofageo. Se la valvola che separa l’esofago dallo stomaco (chiamato sfintere esofageo inferiore) non funziona correttamente, il contenuto dello stomaco che si trova nell’addome (dove la pressione è positiva), può risalire lungo l’esofago nel torace (dove la pressione è negativa). Il sintomo più comune è il bruciore, a livello dello stomaco o dietro lo sterno; ci possono anche essere sintomi aspecifici, come raucedine o tosse cronica. Esistono numerose cause di reflusso gastroesofageo. Il sovrappeso, soprattutto se caratterizzato da depositi di grasso addominale, può avere un ruolo importante. Infatti, l’accumulo di grasso comporta un aumento della pressione all’interno del compartimento addominale e quindi dello stomaco, che tende a spingere il contenuto gastrico verso l’alto. Altre condizioni che possono contribuire alla malattia da reflusso gastroesofageo sono rappresentate da: fumo di sigaretta, alcune malattie neurologiche autoimmuni, dall’assunzione cronica di alcuni farmaci, stress. Anche alcuni alimenti possono predisporre a o aggravare la sintomatologia da reflusso, aumentando l’acidità gastrica e/o favorendo il rilascio dello sfintere esofageo inferiore.

Indicazioni dietetiche generali: In presenza di sovrappeso/obesità: ridurre gradualmente peso e la circonferenza addominale, attraverso un’alimentazione ipocalorica equilibrata ed un regolare esercizio fisico. Favorire una corretta funzionalità intestinale, consumando cereali integrali, almeno una porzione di verdura a pasto e circa tre frutti al giorno. Introdurre non meno di 1,5 litri di liquidi al giorno (sotto forma di acqua, tisane, brodo). I liquidi vanno sorseggiati lentamente nel corso della giornata, evitando l’assunzione di abbondanti quantità degli stessi durante i pasti. Le bevande gassate sono controindicate. Inoltre, sarebbe bene evitare cibi e bevande troppo calde o troppo fredde. Evitare i pasti abbondanti, preferendo pasti piccoli e frequenti. Mangiare lentamente, masticando con calma i bocconi. Privilegiare un’alimentazione a basso contenuto di grassi.

Alimenti da limitare: Attenzione: allo scopo di evitare carenze nutrizionali, è opportuno che vengano limitati, tra gli alimenti sottoelencati, solo quelli che effettivamente il paziente rileva essere associati alla comparsa od al peggioramento dei sintomi di reflusso.

Alimenti che possono aumentare l’acidità gastrica:
» caffè, thè
» cioccolato
» agrumi e succo d’agrumi
» pomodoro (soprattutto crudo) e succo di pomodoro

Alimenti che possono contribuire al rilascio dello sfintere esofageo inferiore:
» alcolici (soprattutto vino bianco)
» bevande gassate
» cibi molto grassi (come alimenti fritti, salse con panna, sughi con abbondanti quantità di olio, margarina o burro, dolci con creme)
» menta, caffè, thè (anche decaffeinati)
» alcune spezie (come il pepe e il peperoncino)
» aglio, cipolla, peperoni
» nei casi più gravi, consumare frutta e verdura prevalentemente cotte o centrifugate

Consigli comportamentali: le persone che soffrono di reflusso esofageo dovrebbero cercare di seguire anche alcune semplici regole comportamentali:
» Smettere di fumare. Fumando, viene ingerita una notevole quantità di aria, che può favorire il reflusso.
» Evitare di indossare cinture o abiti molto stretti in vita, perchè aumentano la pressione sull’addome, facilitando il reflusso.
» Evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti. Dopo mangiato, bisognerebbe aspettare almeno 2-3 ore prima di coricarsi.
» Evitare di svolgere attività fisica a stomaco pieno, soprattutto se si tratta di esercizi che impegnano la muscolatura addominale.
» Elevare la spalliera del letto di 10-15 cm: aiuta a mantenere l’esofago in posizione verticale anche quando si è sdraiati e impedisce la risalita di materiale acido dallo stomaco.
Gonfiore addominale e Meteorismo
Normalmente l’apparato digerente contiene numerosi gas che derivano dall’ingestione di aria, dalle reazioni fra secreti acidi e alcalini, da processi fermentativi intestinali. Nell’intestino sono presenti di norma ossigeno, azoto, anidride carbonica, metano, idrogeno; il loro volume può variare a seconda dei soggetti e, nello stesso individuo, può subire di giorno in giorno delle fluttuazioni anche molto ampie. Il meteorismo è un disturbo che si manifesta in modo non occasionale con un senso di pienezza e di distensione addominale; tali sintomi si accompagnano ad emissione di gas e a rumori intestinali percepibili. Può essere un solo disturbo o essere sintomo di altre patologie quali la sindrome del colon irritabile, intolleranze alimentari, dispepsia, stipsi e può essere strettamente correlato a fattori psicologici quali ansia, depressione, insonnia. La maggior parte dei gas intestinali deriva dalla deglutizione, dall’ingestione dell’aria. L’ingestione di aria mentre si deglutiscono cibi e bevande, definita aerofagia, può diventare eccessiva per alcune persone sia durante il pasto che in altre occasioni con conseguente comparsa di eruttazioni. Le scelte alimentari incidono fortemente sul gas prodotto a livello intestinale sia direttamente che indirettamente. Occorre tuttavia fare molta attenzione a non escludere dalla dieta alimenti salutistici solo a causa del loro potere meteorizzante, meglio limitarsi ad assumerli con moderazione.

Consigli alimentari:

» Cibi e preparazioni da usare con moderazione: latte e prodotti caseari freschi, brassicacee (rape, verza, cavolfiore e cavolo), cipolle, cardi, legumi (ceci, fagioli, lenticchie), cibi ricchi in grassi, acqua e bibite gassate, spumanti e vini frizzanti, panna montata, frappè, maionese, pane fresco, dolci, chewing-gum, caramelle, castagne, alimenti dolcificati con polialcoli (sorbitolo, mannitolo). Evitare di bere con la cannuccia

» Cibi che possono essere assunti liberamente: carne, pesce, pollame, uova, formaggi stagionati, verdure ad esclusione di quelle sopra riportate, cereali (escluso il pane fresco). Fra la frutta: melone, pere, mele, agrumi, ananas sono da preferirsi ad altre qualità di frutta. L’assunzione di tisane carminative (ai semi di finocchio, aneto, cumino ecc..) al termine del pasto è generalmente efficace nel ridurre il meteorismo. Le fibre non devono mai essere proibite nel meteorismo ma vanno inserite con molta gradualità testando la tollerabilità individuale. Esistono in commercio preparati contenenti l’enzima alfa-galattosidasi in grado di degradare alcune delle componenti di legumi, frutta, verdura e cereali che fermentando possono contribuire al meteorismo.

Consigli comportamentali
» Abolire o ridurre drasticamente il fumo
» Non coricarsi immediatamente dopo il pasto
» Masticare lentamente e a bocca chiusa
» Non parlare mentre si porta il boccone in bocca o si mastica
» gli stress
» Eseguire regolare attività fisica, incluse camminate a passo sostenuto